Shavasana, la posizione del cadavere, viene spesso definita come la più semplice di tutte perché consiste nel rimanere sdraiati a terra. Ma riuscire a entrare in contatto col sé profondo non è automatico e neppure spontaneo.

Per raggiungere quello stato di abbandono e presenza dello stato di rilassamento, occorre avere una buona confidenza col proprio corpo e saper intervenire gradualmente sull’attività di pensiero dello stato di veglia ordinario.

Con la pratica si può riequilibrare a vantaggio di tutto l’organismo il sistema nervoso simpatico e il parasimpatico, meccanismo indispensabile per qualunque processo di benessere e di guarigione.

Vi propongo questa pratica di rilassamento progressivo che ho registrato durante una sessione che si è svolta in un bosco, nella totale immersione degli elementi naturali.

Un percorso che vi guiderà verso la distensione delle tensioni nelle varie parti del corpo che vengono nominate: attraverso la visualizzazione e il respiro al termine della pratica sarete pervasi da un profondo sollievo e senso di alleggerimento interiore.

Da ascoltare comodamente sdraiati in un luogo calmo e confortevole, particolarmente indicato come preparazione al sonno.

Buon ascolto, buon relax!