Lo yoga è una disciplina fatta di tecniche per migliorare la consapevolezza dell’individuo e condurlo, attraverso un percorso a tappe ardue e talvolta spiazzanti, alla liberazione dal samsara. In sanscrito, moksha.

Secondo le immagini dilaganti in rete, specialmente su Instagram, tanto vale affrontare il cammino con un guardaroba adeguato. Brand specializzati offrono in date oramai canonizzate in giro per il mondo, perché lo yoga è anche unione, la possibilità di praticare gratis con migliaia di altri adepti, tutti rigorosamente vestiti con la stessa mise (se no non si è ammessi).

Specialmente se si tratta dello Yoga day, il 21 giugno, perché l’energia non può che essere molto positiva.

Per chi non fosse particolarmente sensibile ai criteri della rete, vorrei offrire qualche indicazione secondo la mia esperienza.

Indossare abiti puliti e comodi ma non troppo ampi, per non essere ostacolati nei movimenti, in particolare nelle posizioni capovolte.

Scegliere capi che non siano di uso comune favorisce un atteggiamento di ordine e manutenzione che tiene conto anche di quei beni necessari di cui dobbiamo avere cura, incluso il tappetino e un telo per coprirsi durante il rilassamento. Rosari e amuleti vari è meglio indossarli solo per le sessioni di meditazione.

Personalmente non amo i leggins, ma possono essere indispensabili quando si praticano stili di yoga con sequenze molto dinamiche di asana. Anche praticare a braccia scoperte non mi piace, ma in India nella stagione dei monsoni ci si deve adeguare.

Ma per la mia pratica non ho dubbi, indosso sempre il colore più sattvico per eccellenza, il bianco.