ET STELLAE AUXILIUM FERUNT

Mai come nell’ultimo anno l’umanità è stata costretta a porsi domande profonde e cercare ansiosamente delle risposte che, se sono arrivate, spesso non si sono rivelate così esaurienti.

Lo scacco che il virus ha inferto alla reputazione del progresso scientifico è stato devastante, e all’improvviso i punti di riferimento sociali e esistenziali sono in gran parte saltati.

Siamo passati dall’euforia alla depressione più volte, adattandoci con sacrificio a delle istruzioni comportamentali che ci stanno finalmente indicando una via di uscita prossima, tutta da immaginare e reinventare.

Quasi un’energia da inizio di nuovo anno. Interessante notare che la rivista Vogue abbia dedicato un bellissimo numero di maggio all’astrologia e altre prospettive esoteriche. Nel proliferare inquinante di corsi e profezie improvvisate, si sta sempre più riconoscendo che alla base delle arti divinatorie risiedono semi sapienziali, che nel corso millenni di osservazione e riflessione hanno permesso: alla scienza di osare e immaginare nuove ipotesi, a chi cura di avere una visione meno meccanicistica, a chi sogna di fluttuare nell’oceano dei simboli e creare opere straordinarie.

Ma soprattutto di uscire dalla dimensione di io per abbracciare il senso di noi.

Siamo inscritti in una sconfinata giostra cosmica luminosa che attraversa i tempi. Se entriamo nel flusso, potremo percepire delle forze che renderanno meno gravosi i nostri doveri e le fatiche dell’esistenza.

Per chi come me ha fatto dello yoga uno stile di vita, la dimensione dell’essere parte di un tutto è alla base dell’accettazione degli eventi, positivi o meno, alla ricerca di una gioiosa evoluzione personale e collettiva. E’ l’idea di coincidenza di un microcosmo individuale e di un macrocosmo universale.

Se, alzando lo sguardo ogni tanto ci si sposta da una rigida visione duale, frontale, si può rendere l’esistenza meno conformista e sconfiggere la paura, permettendo agli astri di consolarci e ispirarci.

“…Le parole nei prossimi mesi vi possono anche uscire da sole dalle labbra. Il pensiero rilascia concetti che sono perfezione. Il vostro gusto infatti privilegia l’essenziale, ciò che arriva al cuore non comporta né sprechi né esagerazioni…”

Dall’oroscopo per il (mio) segno della Vergine, Vogue, Marco Pesatori.