Nel termine Hatha sono contenuti i termini opposti sui quali si snoda la pratica dello stile di yoga che prende questo nome: il sole e la luna. I due aspetti cosmici che rappresentano il maschile e il femminile, fondativi e in costante dialogo tra loro, vengono armonizzati attraverso gli esercizi del controllo del respiro, delle posture, del rilassamento profondo e la meditazione.

Ma anche con la pratica di due sequenze dinamiche dedicate agli opposti, attraverso le quali si passa fluidamente da una posizione all’altra, con particolare attenzione al respiro e alla precisione dei movimenti, che vanno appresi gradualmente sotto la guida di un insegnante.

Il Saluto alla luna ci conduce verso l’introspezione, l’ascolto e la fluidità. Se eseguito al termine della pratica fisica, induce un abbandono più profondo al rilassamento e permettere ai benefici ottenuti di pervadere tutto l’organismo. Un corpo tonico ma non sciolto e rilassato non è pronto ad accedere ai piani della meditazione. Grazie una pratica varia, quotidiana e graduale è possibile sperimentare livelli di piacevolezza e benessere profondi e duraturi che ci renderanno più preparati ad affrontare le insidie del quotidiano e aperti verso gli altri senza perdere la necessaria centratura.

Più recente e meno praticata del Saluto al sole, la sequenza viene proposta in varie forme dalle differenti scuole. Nel mio video vi propongo quella che secondo me è la più armonica e complementare a Surya Namaskara, la versione che ho imparato nella scuola della maestra Gabriella Cella.