In Italia nel 2024 l’aspettativa di vita alla nascita ha raggiunto un nuovo massimo di 83,4 anni, con un aumento di quasi cinque mesi rispetto al 2023. Si stima 81 anni circa per l’uomo e 85 per le donne, valori da considerarsi in crescita.
Numeri che in realtà si riferiscono a un allungamento della durata della vecchiaia, spesso afflitta da patologie croniche di vario tipo, difficoltà economiche, povertà in quantità e qualità di relazioni umane.
La più antica medicina ancora oggi utilizzata in diversi paesi del mondo, l’Ayurveda, ha come principio fondante quello di consentire a ciascuno di vivere non solo a lungo ma in salute e pieno di energia vitale.
Una medicina che non parte dal sintomo ma dal quadro generale psicobiologico e dell’armonia tra le parti: fisica, mentale, spirituale.
Nel trattato del medico Charaka, il più antico testo sull’Ayurveda, troviamo la sentenza “Ayurveda amritanam” , L’Ayurveda è il migliore veicolo per l’immortalità.
Attraverso le pratiche quotidiane di prevenzione possiamo non solo mantenere la migliore efficenza in accordo alle circostanze in atto ma intervenire sui processi di invecchiamento fisico, mentale e energetico, tre fattori inscindibili e intrinsecamente collegato per tutto l’arco della nostra esistenza.
Una condotta di vita adatta alla nostra unicità individuale è il principale presupposto per impiegare al meglio le nostre risorse, e prosperare attraverso l’energia da noi stessi generata con azioni efficaci per noi e per gli altri.
La malattia e l’invecchiamento nascono da squilibri che se non vengono affrontati e risolti possono creare una crisi nel sistema che nel tempo sarà sempre più difficile sanare, sino alla cronicità.
Avere una buona centratura è fondamentale per reagire prontamente a livello del sistema immunitario agli incidenti improvvisi, come anche una buona tenuta del sistema nervoso rispetto agli stress prolungati con cui tutti noi dobbiamo avere a che fare quotidianamente.
Nelle culture in cui l’invecchiamento è demonizzato e visto come uno sciagurato declino, la percezione del non sentirsi più in grado di affrontare la vita e di non avere energie, aggrava decisamente il quadro e rende l’intervento sull’anziano problematico e frustrante.
E’ quindi rilevante sottolineare che il proposito dell’Ayurveda non è quello della durata della vita bensì quello di consentire ad ognuno di vivere al meglio e in accordo con la propria natura la naturale durata esistenziale.
Nella mia esperienza di studio e di vita credo di avere individuato ciò che deve essere prioritario nella vita di tutti i giorni, per essere il più a lungo possibile autosufficienti e in grado di affrontare ogni tipo di difficoltà:
- Un’alimentazione adeguata alla propria natura (prakriti) e allo stile di vita
- La pratica quotidiana dell’Hatha yoga, le pratiche per l’ottimizzazione del respiro, la meditazione
- Dormire un sonno naturale e di qualità
- Ironia ma soprattutto autoironia per togliersi dal centro della scena e vedere l’insieme di cui facciamo parte
- Passare del tempo da soli e coltivare relazioni non intossicanti
- Imparare a essere coerenti e sistematici con le priorità che ci siamo prefissi
Vivere e quindi invecchiare è un’arte, ognuno ha il diritto e anche molte possibilità per informarsi, imparare e cambiare in meglio la propria qualità di vita.
