Per iniziare o riprendere un percorso con i migliori auspici, nella prospettiva yogica induista è assolutamente raccomandabile rivolgersi alla divinità tutelare incaricata, e quindi a Ganesh, il dio elefante figlio di Shiva e Parvati, fratello di Skanda.

Divinità che porta gioia, energie rinnovate e buoni auspici. Grazie agli studi e alla pratiche approfondite di alcuni decenni, ho acquisito familiarità con il pensiero simbolico e astratto riuscendo a dirigermi interiormente con più fermezza attraverso il potere energizzante dei suoni, dei gesti e delle immagini.

Attratta prima esteticamente e poi emozionalmente dall’iconografia del pantheon induista, ho arricchito la mia pratica personale attraverso il colore, l’immaginazione e la meditazione proprio attraverso alla potenza evocativa delle rappresentazioni delle divinità, che ho frequentato quotidianamente durante i miei viaggi in India, soggiornando in Ashram e svariati centri durante lunghi ritiri di formazione.

Attraverso la contemplazione di un’immagine è possibile amplificare le potenzialità di aspetti già presenti, se si riesce ad accettare l’idea di un potere delle nostre facoltà che va ben oltre alla logica razionale meccanicistica, necessaria per il discernimento ma soltanto parte del complesso sistema corpo mente come viene inteso comunemente. Si tratta per esempio di dare tregua alla preoccupazione costante di non farcela, di non essere adeguati, di ammalarci, e lasciare emergere quel necessario alleggerimento che permette al cuore di aprirsi e dare alla nostra esistenza una sfumatura più espansa e grata per quel che c’è, qui e in questo momento.

E’ la sensazione che percepivo quando ho scattato questa foto lo scorso anno all’ Iraivan Temple a Kauai, durante un ritiro molto particolare di isolamento immersa nella natura. Quando in un istante si riesce a concentrare l’energia della consapevolezza si creano presupposti per allargare orizzonti e prospettive.

Ed è una possibilità alla portata di chiunque. Grazie ai benefici che ho potuto ottenere da queste esperienze profonde ho deciso di dedicare proprio alle divinità il percorso didattico che svilupperò durante tutto l’anno scolastico attraverso i miei seminari. In persona ma anche in remoto, non c’è limite alla creatività e all’apertura per raggiungere le persone e condividere con continuità pratiche di cui avremo sempre più bisogno.

Om Shri Ganapataye Namah