Quasi un’intervista con la giornalista Rai Laura De Donato
Quando un momento di pigrizia e disorganizzazione comincia a durare un po’ troppo, è necessario sbloccare la situazione e tornare a far circolare le energie fisiche e mentali, e per velocizzare i tempi niente di meglio che coinvolgere qualcuno nell’impresa. Così ho fatto visita alla mia carissima amica Laura, e l’incontro è stato così proficuo che abbiamo deciso di farne un post per il mio blog, che ha tutta l’aria di voler prendere lo slancio del nuovo anno per espandere la sua prospettiva in molte direzioni. Dopotutto nel 2018 compirà diciotto anni, è quindi maturo per affrontare nuove avventure!
Le ho esposto i miei dubbi e le incertezze sulla difficoltà di gestione tra lavoro, scrittura, organizzazione e così abbiamo fatto alcune riflessioni a riguardo. Per esempio.
Leggendo cose già pubblicate si ha l’impressione che, al di là di quanto stabilito in origine, il percorso di una ricerca prenda un orientamento che è più proficuo assecondare che prevedere. Rileggere e risignificare le vecchie esperienze con un nuovo sguardo può portare il doppio vantaggio della novità e dell’esperienza, che per me ha valore solo quando viene condivisa: se ha fatto bene a me, potrebbe fare bene anche ad altri. Ma come fare a passare da una ipotesi legittima a un metodo efficace?
Il lavoro di insegnante mi ha responsabilizzata circa la complicata ricerca di affinare la comunicazione, nei contenuti e nella forma. Penso che se fossi in grado almeno in parte, di esprimermi efficacemente a parole come posso fare con la gestualità… mi sentirei realizzata!
Sempre in equilibrio effimero tra il bisogno di introspezione e quello di socializzare, credo che i media offrano l’opportunità di esprimere, condividere e coinvolgere. Di emozionare. Di far circolare energie e superare barriere.
Buona lettura, buona visione e felice anno nuovo!