Lo yoga e l’Ayurveda condividono gli obiettivi di prevenzione e salute ponendo l’accento sull’autoesplorazione, conoscere le nostre caratteristiche e inclinazioni per agire in modo appropriato per noi e l’ambiente (Prakriti), la conoscenza dei cambiamenti energetici della giornata e delle stagioni per adeguare le nostre pratiche di igiene quotidiana.

L’avere cura di sé parte da questi presupposti, prevenire diventa un atteggiamento di costante attenzione e autoregolazione sulle condotte da mantenere o modificare a seconda dei continui cambiamenti che fanno parte del normale corso della vita.

Sarà opportuno scoprire quali sono quegli accorgimenti adatti a noi in generale ma anche quelli da inserire quando le condizioni cambiano improvvisamente e ci sfidano per aprirci a nuove prospettive.

Accettando il cambiamento favoriremo tutti quei processi di autoguarigione che hanno bisogno di capacità di adattamento, flusso del prana e quindi del respiro, eliminazione delle tossine per liberare ciò che ostruisce i passaggi di energia da un tessuto all’altro, dal nostro corpo all’ambiente e viceversa.

La prima raccomandazione è quella di non alienarsi dai ritmi naturali e possibilmente viverli pienamente immersi nel contesto che ci è più affine.

Semplificando, per fare qualche esempio.

Se gli elementi predominanti della nostra costituzione sono l’aria e l’etere, ci farà bene trascorrere del tempo in zone né troppo calde né troppo fredde, forse al mare nelle mezze stagioni o al lago, a seconda delle proprie inclinazioni interiori.

Se prevale il fuoco cercheremo la freschezza e l’idratazione dei climi temperati in modo da non aggravare gli effetti del troppo calore su corpo e mente.

Terra e acqua nella propria indole, troveranno vantaggio in attività moderate all’aperto in diversi climi, per stimolare la tendenza letargica dell’eccesso di questi elementi.

Alcune indicazioni generali per tutti, da personalizzare e modificare ma da tenere presenti per migliorare l’organizzazione in accordo alle energie che mutano nella giornata.

Svegliarsi prima delle sei del mattino e dopo aver bevuto un infuso tiepido liberare intestino e vescica. Lavare il naso con l’apposito strumento (lota) e acqua salata,

bocca, denti e lingua, poi tutto il corpo facendo la doccia o il bagno per chi ha tempo. Il bagno andrebbe fatto almeno una volta alla settimana per favorire la pulizia della pelle di tutto il corpo e aiutare i muscoli a decontrarsi. L’acqua non deve essere troppo calda e si possono aggiungere sale e oli essenziali a piacere.

E’ consigliata la pratica di una sequenza breve non troppo intensa di asana e il Pranayama per risvegliare completamente i canali energetici.

L’ora in cui l’elemento fuoco è più intenso è mezzogiorno, in cui si consiglia di consumare il pasto principale.

Dopo le due pomeridiane è opportuno dedicarsi ad attività di programmazione, comunicazione e nuovi progetti perché favoriti dall’intensità degli elementi predominanti aria e spazio.

Consumare il pasto serale che sarà più leggero intorno alle 18 e iniziare a ritirarsi dalle attività stimolanti come discussioni, la visione di programmi televisivi attivanti, utilizzo del cellulare sino a tarda ora, esercizi ad alto impatto.

Andare a letto intorno alle 10 di sera serve a non entrare nella fase dove l’elemento fuoco si riattiva e prendere sonno è molto più difficile.

Per chi è molto lontano da questa prospettiva consiglio di provare a inserire un cambiamento alla volta, un modo per energizzare tutti gli altri e accendere la motivazione.

Consapevole della semplificazione azzardata, consiglio a tutti di continuare ad approfondire, qualunque sia il livello di esperienza e pratica. La salute e il mantenimento dell’energia sono un bene inestimabile e sottovalutato, lo yoga e l’Ayurveda ci offrono strumenti potentissimi e risolutivi per una vita più felice e appagante.

Conosciamoci meglio e rispettiamoci di più per fare del bene a noi stessi e all’ambiente.