Scrivo queste impressioni sul volo di rientro dagli Stati Uniti dove ho viaggiato per due settimane – il tempo che sono riuscita finalmente a conquistare – per rienergizzarmi e rimotivarmi sul piano lavorativo.

La premessa è che ho scelto l’insegnamento come professione perché ne sentivo attitudini e qualità, ma soprattutto per continuare a studiare e ricercare, rendere argomenti complessi efficaci nella quotidianità, migliorare l’atteggiamento e la vita delle persone.

In modo particolare ho sempre creduto nella cultura del corpo come risorsa fondamentale per il rispetto di se’, per valorizzare i senso di comunità (gruppi di individui consapevoli possono creare potenti campi di energia positiva e produttiva), per capire che l’ambiente è un’estensione del nostro microcosmo, nell’Universo che ci ospita. Sono stata danzatrice professionista e ne ho vissuto l’esperienza più totale.

Viaggiare dopo le esperienze legate al confinamento e alla pandemia mi ha resa ancora più presente ai valori sui quali mi sono sempre concentrata. Le regole di comportamento sociale nei vari paesi possono variare parecchio (mascherine, distanziamento) ma il come affrontarle potrebbe essere un’ottima opportunità di cambiamento di rotta, non per tornare alla presunta normalità ma per risignificare il concetto di regola. Per chi pratica una disciplina in modo autentico è più facile afferrarne gli aspetti positivi che semplificano e armonizzano.

Coltivare e proteggere se stessi può essere di vantaggio anche per gli altri, specialmente i più deboli. Quindi cerco attraverso il mio lavoro di far emergere il dato fondamentale che è necessario essere orientati in modo costruttivo verso la presenza del corpo fisico.

Vorrei concludere con una frase salvifica, che non ho. E ammetto anche di provare rabbia, rancore e disgusto per dover assistere impotente alle violenze e abusi verso il nostro pianeta. Guerra inclusa. Quindi cercherò di tornare a casa col senso di pienezza di giornate trascorse in meditazione, nella natura, e finalmente gli abbracci e i baci che mancavano da troppo tempo.

Spero tantissimo che il mio lavoro possa riprendere in modo rinnovato e trasformato come lo sono io, non c’è un prima migliore a cui vorrei ritornare. Non ho mai cercato una vita normale