LO YOGA AI TEMPI DELLA DISTANZA DI SICUREZZA

Ho aperto il primo sito web nel 2000, lo stesso dominio dal quale mi state gentilmente leggendo, che nell’arco del ventennio ha subito svariate trasformazioni. Cambiano le piattaforme, i linguaggi, i software. E’ nata la possibilità di aggiungere estensioni con i media. Con un considerevole sforzo creativo ed economico, sono riuscita a mantenere un riferimento per coloro che, per esempio, avessero voluto informarsi sul mio percorso prima di iscriversi a un seminario, accedere a contenuti gratuiti scritti, audio e video, per ispirare se’ e i loro allievi. Il mio primo libro, sempre agli inizi del secondo millennio, l’ho pubblicato in formato digitale. Ma era troppo presto rispetto ai tempi e quindi l’ho poi pubblicato in formato cartaceo.

Per dire che, ho sempre considerato l’ambito informatico parte complementare della mia attività di ricercatrice e insegnante per documentare costantemente i risultati delle mie esperienze.

Ora succede che, l’aspetto virtuale è diventato al momento preponderante. 

Per fortuna mi sto avvantaggiando dei lunghi e costanti sforzi effettuati per mantenere dignitosamente lo spazio della mia presenza nel web, compatibilmente con il tempo a disposizione che è sempre tiranno.

Ho trasferito i corsi su una piattaforma virtuale, ho cercato di aiutare gli allievi meno alfabetizzati, che si sono anche aiutati tra loro, con delle perdite di partecipanti per le più svariate ragioni. Spero veramente di ritrovarli presto e in ottima salute. Mi cimento con dirette sui social per esplorare una modalità che non mi corrisponde, ma credo che sia giusto esserci, creo incontri di approfondimento per compensare quel che si perde nella mancanza del contatto diretto e enfatizzare quanto più possibile questa modalità che, d’ora in poi, farà necessariamente parte della didattica che si evolve e crea proposte. Con contenuti. Ci sono ampi margini di miglioramento e creatività, ritrovarsi un giorno a praticare nelle scuole sarà ancora più coinvolgente.

E come me molti altri si sono lanciati alla conquista del virtuale con la valanga di proposte che si possono facilmente trovare in rete. 

In questo scenario potrebbero scomparire quegli insegnanti di valore e esperienza pluridecennale che, non avendo gli strumenti, le intenzioni e il doveroso supporto degli allievi a trovare una soluzione per la continuità e la presenza, necessità primaria di ogni maestro, rischiano di non avere più le energie e le motivazioni per esserci. 

Perché bisogna sostenere elevati costi delle strutture senza le quote di iscrizione non si sa ancora per quanto, perché le nuove norme sulla separazione e l’igienizzazione sono in elaborazione e potrebbero rappresentare una crisi nell’equilibrio economico della struttura se non l’insostenibilità. Questo renderà l’usufrutto dello yoga ancora più commerciale, concorrenziale al ribasso, completamente avulso da quelle profondità di temi e finalità che ne sono il fondamento.

Sono certa che le associazioni degli insegnanti si stiano attivando con tempestività e proposte concrete per non rischiare l’inevitabile perdita di un enorme patrimonio culturale.

Farò del mio meglio per poter dare il mio contributo nell’affrontare queste tematiche attraverso il blog, il canale video e il Podcast.