Un principio fondamentale che il mio maestro e medico ayurvedico Satgyano Lorini mi ha ripetuto spesso, riguarda il concetto di salute non come assenza di sintomi bensì come condizione di equilibrio dinamico, vitalità, gioia di vivere.

Una distinzione che implica una visione più estesa rispetto alla schematica opposizione corpo-mente, in quanto integra e risignifica l’essere umano (microcosmo) con l’ambiente, il tutto (macrocosmo).

I cinque elementi costitutivi (bhuta) terra, acqua. aria, fuoco e spazio sono i componenti essenziali di tutto ciò che esiste e la realtà assume le forme più incredibilmente svariate a seconda della loro modalità di aggregazione.

Quando nell’individuo questi elementi sono in equilibrio c’è la salute, la malattia insorge a causa di uno squilibrio, che può avere diverse cause.

Questo presupposto ha segnato fortemente sia il mio stile di vita, rendendomi più responsabile delle mie azioni per il mantenimento delle migliori condizioni energetiche a seconda delle circostanze, che la didattica, la mia vocazione professionale, promuovendo proposte per sensibilizzare chiunque al rispetto e alla valorizzazione del se’, della relazione, dell’ambiente. 

Ho approfondito per anni la materia, in particolare a Trivandrum con Swami Mahadevananda nell’Ashram Sivananda Dhanvantari.

Il termine Ayurveda significa scienza per la longevità e yoga significa metodo, unione.

La sintesi delle due discipline può rappresentare il veicolo migliore per superare momenti di crisi o guarire definitivamente disturbi originati da squilibri causati da Avidya, la non conoscenza dei principi del funzionamento del nostro essere al mondo.

Entrambe le discipline, individuato un obiettivo, sono orientate verso un percorso fatto di cambiamenti graduali, progressivi, soprattutto conformi alla Prakriti (costituzione) specifica e unica per ciascun soggetto.

A seconda dell’entità dello squilibrio occorre essere disposti al cambiamento, investire tempo e risorse, acquisire le istruzioni da professionisti esperti e qualificati, non solo per titoli accademici ma per sincera vocazione all’ascolto e alla guarigione.

Con profonda riconoscenza e affetto allego il link di un’intervista al mio maestro dottor Swami Giuseppe Satgyano Lorini.